Shen (medicina tradizionale cinese)

«Possedere gli Spiriti è lo splendore della vita. Perdere gli Spiriti è l'annientamento»

Ideogramma cinese dello Shen, che significa propriamente «spirito del cielo»[1]

Il termine shén (神) identifica un concetto estremamente ampio che spazia dalla religione alla medicina tradizionale cinese. Pur venendo tradotto generalmente come divinità o spirito, soprattutto in ambito medico le sfaccettature di questo concetto sono molteplici.

Il carattere di shén è composto da una parte fonetica shēn (甲, spiegare) e dal radicale shì (示, mostrare, indicare), in cui le due linee orizzontali rappresentano il cielo e le tre verticali ciò che ne discende. Ne deriva quindi che una interpretazione più precisa del termine indichi la concettualizzazione di un'emanazione divina.[2]

Lo shén è lo spirito divino che scende sull'uomo e nell'uomo, fino a farne parte. Non a caso, la sua dimora d'elezione è il cuore (心, xīn), identificato nella medicina cinese con l'Imperatore, il collegamento principale tra Terra, Cielo e supremo comandante di tutte le funzioni fisiche ed intellettive del corpo[3]. Dal cuore le sue emanazioni governano gli altri quattro organi zang: polmoni, fegato, milza e reni.

  1. ^ Elisabeth Rochat de la Vallée, La nozione di spirito nei grandi testi di medicina cinese (PDF), su elisabeth-rochat.com.
  2. ^ Elisa Rossi, Shen, Casa Editrice Ambrosiana, ISBN 88-408-1241-5.
  3. ^ Franco Bottalo, Rosa Brotzu, Fondamenti di Medicina Tradizionale Cinese, Xenia Edizioni, ISBN 88-7273-321-9.

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